giovedì 27 maggio 2010
martedì 25 maggio 2010
LA DOMANDA PER VISIONARE I PIANI PER LA SOSTA E LA VIABILITA' DEL NOSTRO QUARTIERE
Comune di Verona
Lungadige Galtarossa 20/b 37131 Verona
Oggetto. Istanza accesso agli atti e copia
Con la presente l’Associazione “Comitato cittadini via Faccio – via Foroni” domiciliata presso Scambiarti Onlus via faccio 12/a Verona,
viste anche le seguenti disposizioni
Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni
Statuto Comune di Verona - artt. 50, 51, 52
Reg. Comune di Verona (delib. Cons.144/1997 mod. delib. Giunta 140/98) – artt. 2, 3, 7
nelle persone dei delegati rappresentanti, chiede a questo spett. CdR di avere informativa ed accesso agli atti nei procedimenti relativi alla emanazione di provvedimenti attinenti la mobilità e sosta inerenti il quartiere compreso tra le vie Faccio e Foroni della circoscrizione prima del Comune di Verona.
Verona, 14 maggio 2010
I delegati
sabato 15 maggio 2010
ECCO PERCHE' IL SINDACO NON RISPONDE (.. e non solo il Sindaco ...)
martedì 11 maggio 2010
UNA RIVOLUZIONE NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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NOTA BENE
La "Pec" che si può attivare gratuitamente con il Governo non è esattamente una PEC, si tratta in relatà di una CEC PAC.
Con il termine PEC si intende infatti la Posta Elettronica Certificata di tipo "commerciale", cioè il servizio che si acquista per uso personale o aziendale e che permette di comunicare con qualsiasi altro indirizzo PEC inclusa la Pubblica Amministrazione, attribuendo valore legale alla consegna del messaggio.
La CEC-PAC, invece, garantisce un canale di comunicazione chiuso ed esclusivo tra Pubblica Amministrazione e cittadino.
Non sono, infatti, previste comunicazioni al di fuori di tale canale, per esempio tra cittadino e cittadino o nelle relazioni tra realtà aziendali, nei rapporti con banche, clienti e fornitori.
La casella di CEC-PAC, quindi, può integrare una casella PEC, ma non sostituirla.
giovedì 6 maggio 2010
mercoledì 5 maggio 2010
PETIZIONE AL SINDACO DI VERONA
Flavio Tosi
Palazzo Barbieri Piazza Bra 1 - 37121 Verona
Petizione
ex art. 44 Statuto Comune di Verona
Egregio sig. Sindaco,
visti anche gli articoli:
2, 3, 18, 21, 42, 97 Costituzione;
2, 5, 7, 10, 42, 43, 50, 51, 52 Statuto Comune di Verona
L’ associazione permanente di quartiere “Cittadini via Faccio – via Foroni” a tutela delle diverse posizioni giuridiche degli associati e dei residenti in tale comprensorio urbano rivolge alla Sua Persona la seguente petizione.
Ricevere tempestivamente per una audizione diretta i rappresentanti del nostro gruppo sociale per vagliare le urgenti istanze relative alle condizioni di sicurezza, qualità della vita ed agibilità dell’area interessata; nonché lo stato dei rapporti con l’Amministrazione inerenti in particolare alla pianificazione sulla viabilità e la sosta nel quartiere.
Procedere ad una verifica congiunta dei titoli in possesso dell’Amministrazione riguardo alla proprietà pubblica dell’area complessiva sulla quale dovrà intervenire tale pianificazione, o altre di diversa natura, e così pure prendere in esame i differenti titoli di proprietà di alcuni suoli vantati dai frontisti di via Faccio.
Esaminare gli aspetti della richiesta di pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico rivolta ai frontisti di via Faccio e della presenza del fondamento costitutivo della stessa alla luce dei titoli presentati.
Disporre che venga garantita la compiuta e diretta partecipazione dei residenti associati alle azioni istruttorie relative alle adottande pianificazioni riguardanti il quartiere, consentendo analogamente l’accesso agli atti.
Infine trasmettere, se necessario, una direttiva di fattiva cooperazione agli organi competenti affinché, adempiendo in modo puntuale alle norme statutarie, diano informativa agli abitanti interessati dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche dei provvedimenti adottandi ed incidenti in modo diretto sui diritti soggettivi e sui legittimi interessi dei residenti, vagliandone in precedenza con essi e con la dovuta attenzione le osservazioni e le proposte.
Verona, 4 maggio 2010
sabato 1 maggio 2010
CONFERENZA STAMPA 4 MAGGIO
presso la sala stampa del Comune di Verona
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ore 11.30
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Conferenza stampa di CFF
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Esposizione delle dello stato dei rapporti con l'Amministrazione comunale.
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Si presenteranno documenti riepilogativi delle relazioni avute con gli organismi comunali e la seconda lettera al Sindaco di Verona Flavio Tosi
In questo comprensorio urbano, si tollerano con palese trascuratezza, e non da ora, da parte dell'Amministrazione comunale numerosi fatti illeciti:
- superamento abnorme ed insostenibile degli standards di inquinamento (aria e rumore) ;
- gravissime violazioni del codice della strada (es. svolta a U all’imbocco del sottopasso);
- occupazione arbitraria di suoli demaniali e relativi abusi edilizi (via Faccio - Bastione S. Francesco);
Inoltre si omettono:
- elementari interventi per migliorare la viabilità (regolamentazione adeguata impianti semaforici)
- interventi finalizzati alla sicurezza (es. rischiosissima strettoia imbocco sottopasso lato bastione).
Nella pianificazione generale si prescinde dai vincoli posti dalla perimetrazione di rispetto UNESCO
Al contrario si reagisce alle legittime lamentale dei residenti con atteggiamento impositivo ed autoritario con:
- contravvenzioni "estemporanee" elevate pretestuosamente ad autoveicoli posti su suoli che allo stato degli atti risultano privati;
- richiesta di pagamento di specifiche tasse senza averne titolo (OSAP – gradini);
- con politiche e provvedimenti palesemente avulsi dal contesto socio-economico del territorio, contrastanti con le esigenze di qualità della vita e con i diritti ed i bisogni primari dei cittadini (nonchè assidui contribuenti) della zona;
- si accetta supinamente che gli organi burocratici possano persino arrivare a sostenere la proprietà pubblica di alcuni suoli senza disporre di alcun titolo di sostegno, arrivando così a negare i diritti di legittima proprietà (art. 42 cost.) di alcuni frontisti.
Infine si dispongono mal istruite pianificazioni riguardanti la zona (viabilità e soste) sostenendo con atteggiamento strumentale di avere acquisito il parere favorevole dei cittadini; in realtà negando ogni possibilità di sostanziale confronto ed accesso ai processi di decisionalità pubblica ai residenti, in palese contrasto con i principi statutari, le regole fondamentali della comunicazione istituzionale e di democrazia partecipativa.